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Vale & Roberto: sposarsi a Ibiza!Un sogno che si avvera!
Il vostro sogno è di vivere il giorno più bello della vostra vita a Ibiza?
Qui di seguito vi proproniamo il racconto dettagliatissimo di Roberto, fedele frequantatore della nostra Community che ha voluto e desiderato sposarsi a Ibiza e lo ha fatto nell’estate 2006… prendete appunti!
“Allora, da dove cominciare: siamo andati timidamente a chiedere al Parroco di San Augustin se ci poteva sposare nella sua chiesetta. Eravamo pieni di dubbi e timori, soprattutto perchè pensavamo “E’ una pazzia, ci ridera’ in faccia!”. Invece è accaduto il contrario, ci ha messo subito a nostro agio dicendo che gli avrebbe fatto molto piacere, che aveva sposato 2 italiani anche la settimana precedente e quindi, se lo desideravamo, potevamo già fissare la data. Noi non ne avevamo nemmeno parlato della data precisa! In 5 minuti abbiamo deciso per le 17:00 del 13 agosto 2006. Una data insignificante nel calendario di Ibiza ad agosto, ma buona per poter far partecipare + invitati possibile.
Fin qui, quindi, facile. I problemi sono iniziati poi in Italia: dalle reazioni dei genitori (pensavamo peggio), a quelle degli amici (che figata: vengo sicuro!) a quelle dei parenti simpatici (che bello! faro’ il possibile per esserci) a quelle degli antipatici (siete egoisti a sposarvi cosi’ lontano). Pero’ diciamo che in tutto ciò, il lato positivo è che si crea una sorta di “selezione naturale” che non offende nessuno: noi abbiamo invitato tutti, chi ci teneva davvero in qualche modo e’ arrivato, ad eccezione di alcuni amici e parenti anziani impossibilitati, per cui davvero ci è dispiaciuto.
L’aspetto davvero difficile è stato farsi dare il permesso dalla Chiesa Cattolica. Il primo passo e’ stato chiedere al Parroco, che automaticamente ci ha detto di no!
Allora noi testardi siamo andati direttamente alla Curia: abbiamo dovuto parlare prima con il segretario, poi con il capo che alla fine, spiegando che le motivazioni non erano certo “lo sballo di Ibiza”, ci ha dato il suo assenso (gli dobbiamo ancora una cena, la bomboniera e le foto). La curia si è occupata di inviare una richiesta al vescovo di Ibiza, che ha comunque accettato senza nessun problema. Le pratiche “religiose” sono iniziate a novembre e si sono concluse ad aprile, quindi un po’ di tempo prendetevelo.
Dal punto di vista Civile c’e’ la convenzione di Monaco che permette ai cittadini europei di sposarsi in qualsiasi stato e veder trascritto il proprio atto nel paese di origine.Le pubblicazioni devono essere fatte normalmente nel proprio comune di residenza. Tuttavia, le carte vanno compilate anche con il certificato internazionale, che poi va spedito alla curia di Ibiza insieme all’autorizzazione della chiesa. Una volta sposati, basta portare l’attestato che rilascia il prete al comune di Ibiza (per San Augustin è a Sant Josep), chiedere che venga rilasciato il certificato civile internazionale (in doppia copia) e poi portarlo al proprio comune di residenza per la trascrizione (fino a quel momento in Italia ovviamente non si è sposati).
Veniamo alle cose + simpatiche, l’organizzazione!
Per sposarsi ad agosto è meglio prenotare fotografo e fiori con largo anticipo. Noi ci siamo affidati ad una ragazza che organizza matrimoni per lavoro, precississima e molto professionale: generalmente ti può organizzare ogni dettaglio, ha un sacco di conoscenze e per lei davvero quasi niente è infattibile: ovviamente non gratis! Noi comunque non abbiamo chiesto molto: fiorista, fotografo, pullman e altre cosette più marginali.
Per i nostri 40 invitati abbiamo pensato che la cosa migliore per spostarsi in giro per l’isola, quel giorno, sarebbe stata proprio un pullman: ci si ubriaca tranquilli, non c’è il problema del parcheggio nè di dover aspettare qualcuno. E’ stata credo la scelta più azzeccata per far divertire tutti, ma attenzione perche’ i pullman costano davvero tanto.
La nostra macchina invece è stata prenotata un paio di mesi prima via internet.
Per quel che riguarda il ristorante siamo andati all’Es Caliu perchè sono molto simapatici, si mangia e beve alla grande, sono professionali e veloci ed inoltre gestiscono i matrimoni, che non e’ una cosa da tutti. Si deve stare attenti secondo me ad affidarsi a ristorantini caratteristici, di cui ci si è innamorati per l’atmosfera e poi scaricarli 3 tavolate da 15 persone l’una che devono mangiare contemporaneamente la stessa cosa! L’Es Caliu ha un bellissimo giardino, quindi rappresentava un buon compromesso.
Organizzare l’aperitivo e’ stata la cosa più difficile. Il Cafe’ del mar ci avrebbe anche riservato tre tavoli, ma il problema sarebbe stato la mancanza da mangiare e soprattutto abbiamo pensato che non era facile costringere 40 persone ad un settaggio da “puesta” il giorno di un matrimonio.
Non so se capite, ma rischi che la gente ti fischi dietro perchè dai fastidio, scontentando tutti.
Il Kumarhas e’ stato invece un vero successo. Siamo diventati matti per convincere anche loro a portarci gli antipasti nei tavoli del bar (gli antipasti si prenotano al ristorante annesso che ha una gestione indipendente, le bibite invece nella torre), ma alla fine sono stati bravissimi e hanno portato da mangiare pietanze squisite
e sangria a fiumi!
In Chiesa, c’è stata la corista e l’organista, utili soprattutto in una Messa in spagnolo per evitare scene di panico con solo il prete che canta. Ho fatto il libretto delle preghiere con tutta la messa (la parte del prete in spagnolo e la parte delle risposte in italiano), sempre per evitare imbarazzi quando nessuno è in grado di rispondere al prete. Sposarsi a Ibiza non è mai stato così divertente.
Infine la musica al ristorante, organizzata dal nostro amico Manolito, che potete trovare al bar la Cueva di Cala Vadella e che ha chiuso il suo bar quella sera apposta per poter venire da noi. Il resto del gruppo l’ha contattato lui, tra cui un suo amico cubano con una voce fantastica. Hanno fatto solo flamenco e canzoni tipiche cubane: che meraviglia!
Un’altra attività complicata è stata la prenotazione degli appartamenti/alberghi per gli invitati: ovviamente ognuno ha le sue esigenze, date diverse, citta’ di partenza diverse. Praticamente da marzo a giugno ci siamo trasformati in un tour operator (a dire il vero anche durante tutta la vacanza!), ma e’ sempre un piacere far scoprire l’isola ad amici e parenti. Le famiglie con bambini gli abbiamo “messi” tutti a Cala Vadella in appartamenti vari, gli amici più pazzi con noi in una villa.
Essendo in 15 abbiamo speso solo 350 euro a testa per una settimana. Il tutto o quasi via internet, senza grosse sorprese.
Che dire sulla vacanza: noi ovviamente siamo arrivati lì 10 giorni prima per organizzare il tutto, dall’8 al 15 invece ci sono stati la maggior parte degli invitati e a parte
l’esperienza indimenticabile della villa, è stato tutto surreale, pazzesco trovare in spiaggia parenti o amici così come si incontra un amico per strada a casa propria.
La stessa cosa persino ad Eivissa, ci trovavamo in giro per caso. Immaginate di incontrare vostra madre con una zia, ad un bar del porto di Ibiza, quando voi magari siete già un po’ “allegri”. E’ inspiegabile.
Il matrimonio poi e’ stato un vero miracolo, vedere lì tutti insieme in un giorno così importante è stata probabilmente la cosa più bella della nostra vita!
E per fortuna che il tempo ci ha graziati, dato che ha piovviginato fino alle 17 (con nostra enorme paura), ma quando siamo usciti dalla chiesa splendeva il sole che ci ha cambiato letteralmente i colori della giornata.
Lo svolgimento alla fine è stato:
16:15 Can pep – Iglesia (15 personas)
16:15 Cala Vadella – Iglesia (25 personas)
17:00 Misa
18:45 Iglesia – kumharas (40 personas)
21:00 Kumharas – Es Caliu (40 personas)
01:30 Es Caliu – Cala Vadella – Can Pep
Veniamo alla nota dolente, ma secondo me nemmeno tanto. L’aspetto economico.
Premetto che questi prezzi dipendono anche da accurate scelte, quindi possono variare tantissimo a seconda di quello che uno desidera: noi abbiamo cercato la semplicita’ in tutto, ad esempio niente video ufficiale del matrimonio, ma solo foto (per non dar noia agli invitati e agli sposi con una telecamera ed un riflettore sempre puntati), fiori e bouquet molto semplici.
Menù non troppo particolari (tranne al Kumharas dove fanno quello che vogliono, ma lì ne vale la pena!).
Secondo noi già l’atmosfera ed i paesaggi dell’isola sono il contorno migliore che si possa avere, quindi tutto il resto non conta molto.Spese
Fiori: 650 euro
Foto: 750 euro
Chiesa: offerta libera
Corista e organista: 300 euro
Macchina (2 gg): 250 euro
Pullman: 1400 euro
Kumharas bibite: 280 euro
Kumharas rinfresco: 300 euro
Ristorante (40 persone): 2200 euro
Manolito e company: 400 euro “
Considerate che un po’ i prezzi, oggi, possono essere saliti. Ma l’unità di misura è questa.