Ferran Adrià e Monsieur Cirque du Soleil sbarcano a Ibiza
Ferran Adrià e Monsieur Cirque du Soleil sbarcano a Ibiza
Dopo 14 anni di studio, ricerca, dubbi e progettazione è arrivato l’annuncio ufficiale: il prossimo 28 maggio a Ibiza inaugura “Heart”, lo straordinario progetto firmato dal connubio tra Ferran Adrià e Guy Laliberté, geniale creatore del Cirque du Soleil.
Nella splendida location dell’Ibiza Gran Hotel –uno dei primi 6 alberghi al mondo– affacciato sulla meravigliosa costa delle Baleari, ad est della Spagna, andrà in scena una vera grande novità, assolutamente effervescente.
Non il classico ristorante esclusivo. Non il classico teatro e neanche sala da concerto. Piuttosto un luogo d’incontro che coinvolge l’arte, il cibo, lo spettacolo, le performance e la musica in un’esperienza del tutto nuova.
Più che un locale, un vero percorso esperienziale attraverso le arti.
E novità anche nel calendario di apertura. L’Heart infatti sarà uno spazio godibile solo nella stagione estiva, da giugno a ottobre, ovvero nel periodo ottimale di Ibiza, sempre affollata di turisti e vacanzieri.
Heart, nei suoi intenti più che un progetto compiuto è un percorso in divenire. Una tappa di evoluzione innanzitutto dei suoi artefici. Creativa, ironica e giocosa, poetica e curiosa. Fuori dagli schemi, proprio come loro.
Il catalano Ferran Adrià, chef pluristellato, è uno dei più dotati talenti della ricerca e dell’innovazione gastronomica mondiale. Dotato di grande creatività e ironia, mantiene un profondo legame con la tradizione e la cultura del suo Paese.
Uno sperimentatore e un ricercatore instancabile, che ha ispirato e influenzato un’intera generazione di cuochi, stimolando l’evoluzione di tanti altri settori, come quello dell’intrattenimento, del design e dell’arte.
Non è un caso infatti che Ferran Adrià sia stato tra gli artisti invitati a esporre a Documenta 12 e che il suo lavoro sia considerato affine a quello di Picasso.
Non è un caso che, conclusa la sua esperienza diretta dietro i fornelli, con la chiusura del suo storico ristorante ElBullì, dal 2012 si è impegnato soprattutto nella ricerca e nello studio, dando vita a diversi progetti ambiziosi.
Innanzitutto la ElBullì Foundation, avviata nel 2013 insieme ad artisti, filosofi, botanici, designer e tanti altri, per riflettere insieme sul significato dell’esperienza culinaria mondiale e creare progetti concreti di divulgazione e formazione. Progetti interdisciplinari, in linea con le nuove modalità di comunicazione in rete.
Primo obiettivo della fondazione è stato quello di preservare la storia dell’esperienza de ElBullì, trasformandolo in uno spazio espositivo permanente e luogo di condivisione e studio, a disposizione di giovani talenti culinari e non.
Tra i progetti in corso di realizzazione una serie di interventi di formazione e condivisione sia culinaria sia artistica, eventi benefici e di fund rasing e Bullipedia, ovvero l’enciclopedia digitale universale di tutto il sapere culinario e gastronomico del mondo.
Un lavoro mastodontico coordinato insieme all’Università di Barcellona, ad altre Università internazionali e ad esperti di tutto il mondo, che rappresenterà una delle grandi eredità di Ferran Adrià per il futuro.
Raccontare chi è Guy Laliberté è quasi impossibile attraverso le parole. Un indizio è già nel suo cognome, ma per darvi un’idea basta pensare al Cirque du Soleil, che ha fondato nel lontano 1984 e che rimane una delle esperienze imprenditoriali-artistiche di più alto livello e successo, mai realizzate.
Un progetto che oggi ha in staff oltre 1500 artisti, circa 4000 dipendenti e 18 differenti spettacoli in scena contemporaneamente in diversi Paesi del mondo. Il 19° è stato prodotto appositamente per Expo 2015 e potrà essere apprezzato da tutti i visitatori che arriveranno a Milano.
Un uomo dai molteplici talenti, che ha iniziato la sua vita artistica come giocoliere e mangiafuoco ed è diventato uno degli importanti business-men del mondo. Una star celebrata con le sue impronte sulla Walk of Fame di Hollywood, uno che è già stato anche nello spazio come ospite della spedizione Sojuz TMA-16 del 2009 e, tra altre mille cose, è un ottimo giocatore professionista di poker.
Nata dall’intuito e dalla creatività di questi due straordinari uomini, l’Heart di Ibiza, sarà in qualche misura un luogo del cuore, come suggerisce Ferran Adrià, “un buon retiro”, come dice Laliberté e anche una delle variopinte ali in cui si dispiega il talento di entrambi.
Un posto piacevole dove assaporare piatti unici che come sempre sono lo stimolo per una riflessione sulla vita. Un luogo per comunicare, dare spazio alla propria personale evoluzione e a metà del pasto, fare un bagno in mare, come ha sempre sognato Adrià.
Ibiza non sarà più la stessa e c’è da scommettere che la prossima estate si accenderà un grande fuoco creativo nel Mediterraneo.
Non il classico ristorante esclusivo. Non il classico teatro e neanche sala da concerto. Piuttosto un luogo d’incontro che coinvolge l’arte, il cibo, lo spettacolo, le performance e la musica in un’esperienza del tutto nuova.
Più che un locale, un vero percorso esperienziale attraverso le arti.
E novità anche nel calendario di apertura. L’Heart infatti sarà uno spazio godibile solo nella stagione estiva, da giugno a ottobre, ovvero nel periodo ottimale di Ibiza, sempre affollata di turisti e vacanzieri.
Un luogo-altro del mondo, dove il tempo è sempre scandito dal mare, dal sole, dal cibo e dal divertimento a qualsiasi ora. Il posto giusto dove coniugare tanti piaceri del corpo e dello spirito, in una visione immaginifica ma di spessore culturale.
Heart, nei suoi intenti più che un progetto compiuto è un percorso in divenire. Una tappa di evoluzione innanzitutto dei suoi artefici. Creativa, ironica e giocosa, poetica e curiosa. Fuori dagli schemi, proprio come loro.
Il catalano Ferran Adrià, chef pluristellato, è uno dei più dotati talenti della ricerca e dell’innovazione gastronomica mondiale. Dotato di grande creatività e ironia, mantiene un profondo legame con la tradizione e la cultura del suo Paese.
Uno sperimentatore e un ricercatore instancabile, che ha ispirato e influenzato un’intera generazione di cuochi, stimolando l’evoluzione di tanti altri settori, come quello dell’intrattenimento, del design e dell’arte.
Non è un caso infatti che Ferran Adrià sia stato tra gli artisti invitati a esporre a Documenta 12 e che il suo lavoro sia considerato affine a quello di Picasso.
Non è un caso che, conclusa la sua esperienza diretta dietro i fornelli, con la chiusura del suo storico ristorante ElBullì, dal 2012 si è impegnato soprattutto nella ricerca e nello studio, dando vita a diversi progetti ambiziosi.
Innanzitutto la ElBullì Foundation, avviata nel 2013 insieme ad artisti, filosofi, botanici, designer e tanti altri, per riflettere insieme sul significato dell’esperienza culinaria mondiale e creare progetti concreti di divulgazione e formazione. Progetti interdisciplinari, in linea con le nuove modalità di comunicazione in rete.
Primo obiettivo della fondazione è stato quello di preservare la storia dell’esperienza de ElBullì, trasformandolo in uno spazio espositivo permanente e luogo di condivisione e studio, a disposizione di giovani talenti culinari e non.
Tra i progetti in corso di realizzazione una serie di interventi di formazione e condivisione sia culinaria sia artistica, eventi benefici e di fund rasing e Bullipedia, ovvero l’enciclopedia digitale universale di tutto il sapere culinario e gastronomico del mondo.
Un lavoro mastodontico coordinato insieme all’Università di Barcellona, ad altre Università internazionali e ad esperti di tutto il mondo, che rappresenterà una delle grandi eredità di Ferran Adrià per il futuro.
Raccontare chi è Guy Laliberté è quasi impossibile attraverso le parole. Un indizio è già nel suo cognome, ma per darvi un’idea basta pensare al Cirque du Soleil, che ha fondato nel lontano 1984 e che rimane una delle esperienze imprenditoriali-artistiche di più alto livello e successo, mai realizzate.
Un progetto che oggi ha in staff oltre 1500 artisti, circa 4000 dipendenti e 18 differenti spettacoli in scena contemporaneamente in diversi Paesi del mondo. Il 19° è stato prodotto appositamente per Expo 2015 e potrà essere apprezzato da tutti i visitatori che arriveranno a Milano.
Un uomo dai molteplici talenti, che ha iniziato la sua vita artistica come giocoliere e mangiafuoco ed è diventato uno degli importanti business-men del mondo. Una star celebrata con le sue impronte sulla Walk of Fame di Hollywood, uno che è già stato anche nello spazio come ospite della spedizione Sojuz TMA-16 del 2009 e, tra altre mille cose, è un ottimo giocatore professionista di poker.
Nata dall’intuito e dalla creatività di questi due straordinari uomini, l’Heart di Ibiza, sarà in qualche misura un luogo del cuore, come suggerisce Ferran Adrià, “un buon retiro”, come dice Laliberté e anche una delle variopinte ali in cui si dispiega il talento di entrambi.
Un posto piacevole dove assaporare piatti unici che come sempre sono lo stimolo per una riflessione sulla vita. Un luogo per comunicare, dare spazio alla propria personale evoluzione e a metà del pasto, fare un bagno in mare, come ha sempre sognato Adrià.
Ibiza non sarà più la stessa e c’è da scommettere che la prossima estate si accenderà un grande fuoco creativo nel Mediterraneo.